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Restrizioni e deroghe in vigore per gli scambi commerciali con Russia e Ucraina - Professional Academy

Restrizioni e deroghe in vigore per gli scambi commerciali con Russia e Ucraina



Le sanzioni inflitte dall’Unione europea alla Russia, in seguito alla recente invasione dell’Ucraina, hanno forti impatti sugli scambi commerciali verso questi due Paesi. L’Agenzia delle Dogane, con il Provvedimento n. 99410/22, ha imposto divieti e restrizioni sulle merci e definito nuove regole che le aziende devono rispettare per l’import-export di prodotti a rischio.

Riportiamo di seguito una sintesi delle principali misure adottate.
Dal 24 febbraio 2022 sono in vigore misure restrittive all’importazione di beni provenienti dai territori di Donetsk e Luhansk, occupate dalla Russia e non più sotto il controllo del governo ucraino. Tuttavia, il divieto non si applica:

  • alle operazioni doganali riferite a merci originarie dell’Ucraina;
  • all’esecuzione (fino al 24 maggio 2022) di contratti commerciali conclusi prima del 23 febbraio o di contratti accessori necessari per l’esecuzione di tali contratti;
  • a merci presentate all’esame delle autorità ucraine e per le quali è stato emesso un certificato d’origine.

Per quanto riguarda le esportazioni, è vietato esportare merci e tecnologie elencati destinati ai territori specificati. Sono previste, anche in questo caso, delle deroghe tra cui: merci destinate all’Ucraina ma non ai territori di Donetsk e Luhansk; contratti pregressi (e accessori) che implicano operazioni fino al 24 agosto 2022; progetti a sostegno di ospedali o di altri organismi sanitari; apparecchi o attrezzature per uso medico.

Altre misure sono rivolte, dal 26 febbraio 2022, all’esportazione di prodotti verso la Russia:

  • beni e tecnologie a duplice uso;
  • beni che potrebbero contribuire al potenziamento militare e tecnologico;
  • beni e tecnologie adatti all’uso nella raffinazione del petrolio;
  • beni e tecnologie adatti all’uso nell’aviazione o nell’industria spaziale.

Per quanto concerne prodotti che non rientrano in tali categorie, legati a contratti pregressi o destinati ad altri scopi, il trasferimento è consentito e resta libero.

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