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World Password Day: aziende e Pubblica Amministrazione sempre più nel mirino degli hacker - Professional Academy

World Password Day: aziende e Pubblica Amministrazione sempre più nel mirino degli hacker



C’erano una volta le password: a volte semplici, pure troppo. Talvolta, invece, anche troppo complicate, infarcite di maiuscole, numeri e di segni di punteggiatura. Talmente complesse da essere presto dimenticate anche da chi le aveva create. C’erano una volta e ci sono ancora, perché al momento nessun’altra modalità sembra essere in grado di prenderne il posto. Presto, però, le password potrebbero cedere il passo alle nuove tecnologie e ai loro avveniristici metodi di riconoscimento degli utenti: a partire dal riconoscimento facciale e dall’impronta digitale, tanto per dirne un paio che siamo già ormai avvezzi a utilizzare.

A fornire qualche riflessione sul futuro è il World Password Day, quest’anno celebrato il 2 maggio. Uno di quegli appuntamenti che servono non solo a ricordarci che è bene avere inventiva quando si crea una nuova parola di accesso (e che è meglio cambiarla ogni tanto), ma anche a tracciare bilanci relativamente alla sicurezza dei nostri account.

Il punto è proprio questo: gli attacchi informatici si moltiplicano, gli strumenti tecnologici deputati fare breccia illegalmente in profili e caselle email si affinano, di conseguenza dobbiamo imparare a essere più protetti, a difenderci. E questo significa, in primis, autenticazioni a più fattori (ovvero che prevedono più convalide), un sistema che è già stato introdotto negli ultimi anni per piattaforme quali quelle bancarie e degli enti pubblici e che sembra garantire l’affidabilità che certe operazioni richiedono.

Il problema è più che mai di attualità, come sottolineano le ricerche presentate proprio in occasione del World Password Day. Secondo lo studio di un noto marchio di sistemi anti-virus, negli ultimi mesi nel mondo quasi otto piccole e medie imprese su dieci hanno dovuto affrontare attacchi da parte di hacker. Una su tre ha segnalato fughe di dati riservati, una su quattro danni alla propria reputazione e una su cinque la perdita di fiducia da parte dei clienti. Una su dieci, infine, ha addirittura dovuto chiudere l’attività in seguito a questi eventi.

Che fare? Creare password elaborate sicuramente aiuta. Idem cambiarle spesso. Non lasciarle annotate su foglietti o dentro a portafogli. Almeno fino a quando sistemi come il riconoscimento facciale e l’impronta digitale (ma non solo) non prenderanno definitivamente il loro posto.

Anche le Pubbliche Amministrazioni sono sempre più spesso oggetto di attacchi informatici. Per imparare a difendersi ed evitare incidenti potenzialmente gravi, abbiamo realizzato un corso base di cyber security e protezione dei dati per i dipendenti della PA.

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