Loading...
Lavori socialmente utili e obbligo formativo per i NEET - Professional Academy

Lavori socialmente utili e obbligo formativo per i NEET



Lavori socialmente utili per gli alunni violenti in classe, un piano per i giovani che non lavorano e non studiano e aumenti per gli insegnanti. Queste le proposte promosse dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

In questi giorni è in atto un ripensamento delle misure di contrasto verso quegli alunni che manifestano gesti violenti o atti di bullismo. Le linee guida delineate dal Ministro riguardano l’istituzione di un tavolo che prenda in considerazione la didattica personalizzata, lo psicologo, sanzioni più efficaci e la chiamata alla responsabilità di docenti, famiglie e ragazzi.

Proprio su questo problema si sta muovendo il Ministro dell’Istruzione, secondo il quale per contrastare la violenza in classe occorre prendere provvedimenti importanti, prevedendo l’obbligo di lavori di pubblica utilità. Uno strumento utile a ripristinare il rapporto di chi ha commesso atti vandalici o di bullismo con le regole.

Le misure che dovranno essere adottate nel breve tempo non potranno essere unilaterali, ma dovranno riguardare lo stesso personale docente. Nello specifico, il Ministro dell’Istruzione ha chiarito che una consapevolezza del proprio ruolo professionale deriva anche da un aumento del livello retributivo, da prevedere già nella prossima legge di Bilancio.

Un’altra tematica tornata d’attualità è quella dei NEET: giovani che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione o affini. La platea di giovani italiani under 35 che si trova in questa situazione è in continuo aumento, oltre 3 milioni.

Il Ministro dell’Istruzione si è espresso sul fenomeno dei giovani NEET e lancerà una proposta nei prossimi giorni affinché questi ragazzi assolvano quantomeno a un obbligo formativo. Valditara ha spiegato che l’obiettivo è quello di intervenire su questo target di ragazzi e il sistema scolastico è chiamato a innovarsi, cercando soluzioni alternative e flessibili.

Queste sono solo alcune delle proposte riportate dal Ministro dell’Istruzione che vanno a inserirsi in un ampio spettro di progetti adottati dal PNRR in ambito scolastico.

I commenti sono chiusi.