Questionario intermedio_Lezione 4 (Cod. 10016009)

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Benvenuto al Questionario intermedio_Lezione 4 (Cod. 10016009) del corso online "L'IVA negli scambi internazionali".

Gentile Cliente,

la compilazione del questionario Le consente di misurare autonomamente il Suo grado di apprendimento e verificare la sussistenza di eventuali dubbi o perplessità.

Il questionario è composto da una serie di domande a risposta multipla, di cui una sola corretta.

Al termine della compilazione, il sistema Le consentirà di visualizzare subito il risultato ottenuto.

Per ogni necessità di chiarimento, non esiti a contattarci!

L’introduzione di beni in un deposito fiscale ai fini IVA consente di non pagare:

dazi all’importazione per i beni provenienti da Paese extraUE.

Iva, accise ed altri tributi interni per merci immesse in libera pratica nella UE.

sia dazi che Iva interna per merci provenienti da altri Stati UE.

Un’impresa italiana IT deve introdurre beni in un deposito IVA. Quali casistiche si possono verificare?

Introduzione di beni non unionali immessi in libera pratica e beni unionali acquistati da fornitore UE.

Introduzione di beni nazionali ceduti a cliente IT, UE o extra-UE.

Entrambe le ipotesi sopra considerate.

L’impresa italiana IT vende beni a un cliente extra-UE estraendoli da un deposito IVA e inviandoli direttamente nel Paese extra-UE del cliente. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?

Il fornitore nazionale emette fattura non imponibile IVA ai sensi dell’art. 8 comma 1 lett. a) D.P.R. 633/72 e art. 50-bis comma 4 lett. g) D.L. 331/93; la fattura concorre alla formazione del plafond per gli esportatori.

L’impresa IT che estrae i beni giacenti nel deposito IVA emette fattura per la cessione intracomunitaria indicando la non imponibilità IVA ai sensi degli artt. 41 e 50-bis del DL 331/1993; la fattura concorre alla formazione del plafond per gli esportatori.

L’impresa IT che estrae i beni giacenti nel deposito IVA emette fattura per la cessione intracomunitaria indicando la non imponibilità ex art. 50-bis del D.L. 331/93; la fattura non concorre alla formazione del plafond per gli esportatori.

Le modifiche alla normativa del deposito IVA in vigore dal 1° aprile 2017, ai fini dell’estrazione dei beni dal deposito, prevedono che:

chi estrae dovrà assolvere l’imposta con un F24 senza diritto a compensazione.

il gestore del deposito fiscale il soggetto tenuto a farsi carico del versamento dell’imposta seppure in nome e per conto di colui che effettua l’estrazione.

entrambe le precedenti disposizioni sono corrette.

Per poter svolgere l’attività di gestione di un deposito IVA è necessaria un’autorizzazione?

Solo per le imprese esercenti magazzini generali, già munite di autorizzazione doganale e per le imprese operanti in punti franchi.

A determinate condizioni, per operatori economici diversi da quelli di cui al punto 2) che riscuotono la fiducia dell’Amministrazione finanziaria.

In nessun caso.

Quale delle seguenti affermazioni sull’istituto del deposito IVA è corretta?

Non è previsto in ogni Paese Ue, ad es. è previsto in Francia e in Spagna, non è regolamentato in Croazia e in Romania.

È un istituto previsto in ogni Stato membro pur con parziali difformità di disciplina.

È un istituto previsto in tutta la UE e disciplinato in maniera uniforme in quanto previsto da un Regolamento comunitario.

È tenuto a presentare i modelli Intrastat l’operatore che effettua, tra le altre, le seguenti operazioni:

gli acquisti e le cessioni di beni in ambito intracomunitario, le cessioni verso San Marino, le prestazioni di servizio generiche rese con soggetti comunitari.

gli acquisti e le cessioni di beni in ambito intracomunitario, gli acquisti verso San Marino, le prestazioni di servizio generiche rese con soggetti comunitari.

gli acquisti e le cessioni di beni in ambito intracomunitario, gli acquisti verso San Marino, le prestazioni di servizio generiche ricevute con soggetti comunitari.

Quale è la periodicità di presentazione dei modelli Intrastat?

Può essere mensile, trimestrale o annuale, in base all’ammontare delle operazioni effettuate nell’anno precedente.

Può essere solo mensile o annuale, in base all’ammontare delle operazioni effettuate nell’anno precedente; la presentazione trimestrale è stata abolita.

Può essere mensile o trimestrale, in base all’ammontare delle operazioni effettuate nell’anno precedente.

Quali tra le seguenti prestazioni di servizio non vanno riepilogate nell’Intrastat?

Prestazioni di ristorazione e di catering, rese a bordo di una nave, di un aereo o di un treno nel corso di un trasporto di passeggeri effettuato all’interno della Comunità; prestazione di servizi di locazione, anche finanziaria, noleggio e simili, a breve termine, di mezzi di trasporto.

Prestazioni di accesso alle manifestazioni (biglietteria) e relativi servizi accessori; prestazioni di servizi nei confronti di privati.

Tutte le prestazioni sopra indicate.

Ai fini del riepilogo nell’Intrastat, generalmente, qual è il momento rilevante per le operazioni intracomunitarie?

il momento in cui i dati delle operazioni sono registrati o soggetti a registrazione.

il periodo nel corso del quale è stata eseguita la consegna o spedizione dei beni.

il momento dell’effettuazione della prestazione.

Attualmente, a quanto corrisponde la soglia per la presentazione mensile delle cessioni di beni intraUE?

Uguale o superiore a 200.000 euro nel trimestre precedente.

Uguale o superiore a 50.000 euro nel trimestre precedente.

Non c'è nessun obbligo di presentazione mensile.

A quanto corrisponde la soglia per la presentazione trimestrale delle prestazioni di servizi resi?

Inferiore a 50.000 euro nel trimestre precedente.

Inferiore a 100.000 euro nel trimestre precedente.

Non c'è nessun obbligo di presentazione trimestrale.

Il modello Intra 1-ter:

deve essere utilizzato ogniqualvolta si renda necessario effettuare rettifiche ai modelli INTRA per servizi resi e servizi ricevuti presentati in periodi precedenti.

deve essere utilizzato ogniqualvolta si renda necessario effettuare rettifiche ai modelli INTRA sia per le operazioni relative a beni che per le prestazioni di servizi presentati in periodi precedenti.

deve essere utilizzato ogniqualvolta si renda necessario effettuare rettifiche ai modelli INTRA per cessioni e acquisti presentati in periodi precedenti.

Relativamente alle prestazioni di servizi, la rettifica degli elenchi Intrastat presentati in periodi precedenti va effettuata:

nei modelli Intra-quater, per inserimenti di movimenti non dichiarati in precedenza.

nei modelli Intra-quinquies, per modifiche o cancellazioni di movimenti dichiarati in precedenza.

entrambe le affermazioni sono corrette.

Il nuovo modello intra 1 Sexsies:

va utilizzato nel caso di cessioni in call of stock.

deve essere utilizzato nel caso di acquisti in regime di call of stock.

serve per riepilogare particolari servizi resi o ricevuti in callo of stock.

Il ravvedimento operoso può essere utilizzato:

solo per regolarizzare le violazioni concernenti i dati fiscali degli elenchi Intrastat.

anche per regolarizzare alcune violazioni concernenti i dati statistici degli elenchi Intrastat.

a determinate condizioni, per regolarizzare tutte le violazioni sia dei dati fiscali che dei dati statistici degli elenchi Intrastat.

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