Questionario intermedio_Lezione 1 (Cod. 10018703)

Benvenuto al Questionario intermedio_Lezione 1 (Cod. 10018703) del corso online "Come gestire gli Scambi Intracomunitari dopo la Brexit".

Gentile Cliente,

la compilazione del questionario Le consente di misurare autonomamente il Suo grado di apprendimento e verificare la sussistenza di eventuali dubbi o perplessità.

Il questionario è composto da una serie di domande a risposta multipla, di cui una sola corretta.

Al termine della compilazione, il sistema Le consentirà di visualizzare subito il risultato ottenuto.

Per ogni necessità di chiarimento, non esiti a contattarci!

Il sistema Intrastat:

ha valenza per gli scambi tra gli operatori nazionali e quelli esteri.

ha valenza solo tra operatori comunitari e ha funzione statistica.

serve per la riscossione dell’IVA nei vari Paesi UE.

L’archivio VIES:

è una banca dati comunitaria ove sono inserite le P.I. dei soggetti comunitari che effettuano operazioni con soggetti passivi stabiliti in altri Paesi UE.

è una banca dati mondiale ove sono inserite le P.I. degli operatori economici che operano con l’estero.

è una banca dati italiana ove sono inserite le P.I. dei soggetti passivi italiani che effettuano operazioni con altri Paesi UE.

Se un operatore UE non è inserito nella banca dati VIES, può svolgere operazioni a titolo oneroso con altri soggetti UE?

Sicuramente, sebbene le relative operazioni poste in essere possano essere contestate dalle Agenzie fiscali.

Dal 1°gennaio 2020, in nessun caso.

Solo in determinate circostanze.

Se manca il requisito dell’onerosità la cessione si qualifica come intracomunitaria:

Solo se si tratta di campioni di beni oggetto dell’attività dell’azienda, non nel caso di omaggi.

Sì, in ogni caso.

No, si applica l’IVA interna.

A chi spetta la prova del trasferimento delle merci nel Paese Ue di destinazione in caso di vendita franco fabbrica?

Spetta al fornitore italiano dei beni, che deve esibire, se richiesto dalle autorità fiscali, la copia del CMR (cartaceo o elettronico) firmato dal trasportatore e dal destinatario.

Spetta all’acquirente dei beni, che deve restituire al fornitore italiano la copia del CMR (cartaceo o elettronico) firmato.

Spetta al fornitore italiano dei beni, che esibisce, se richiesto dalle autorità fiscali, una dichiarazione scritta del cliente attestante che la merce è stata trasportata o spedita dal cliente o da una terza parte per conto del cliente e tale dichiarazione si riferisce allo Stato membro di destinazione, e almeno due elementi di prova non contraddittori che confermano il trasporto o la spedizione.

In che cosa consiste il cd. reverse charge o inversione contabile?

Nell’autofatturazione da parte del cessionario/committente italiano di cessioni di beni o prestazioni di servizi rilevanti territorialmente in Italia posti in essere da soggetti non residenti, ancorché questi siano identificati ai fini IVA in Italia o abbiano nominato un rappresentante fiscale.

Nella fatturazione da parte del cedente/prestatore italiano di cessioni di beni o prestazioni di servizi rilevanti territorialmente in Italia effettuati nei confronti di soggetti non residenti.

Nell’autofatturazione da parte del cessionario/committente italiano di cessioni di beni o prestazioni di servizi rilevanti territorialmente in Italia svolti da soggetti non residenti, anche se hanno stabile organizzazione.

Nell’ambito di servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione ed elettronici prestati a soggetti privati stabiliti in altri Paesi UE da un soggetto passivo, il MOSS (Mini One-Stop Shop):

consente al prestatore soggetto passivo UE di aprire una rappresentanza fiscale (ovvero di identificarsi direttamente ai fini IVA) in ogni Paese della UE dove avviene il consumo da parte del committente privato.

obbliga il prestatore soggetto passivo UE ad aprire una rappresentanza fiscale (ovvero di identificarsi direttamente ai fini IVA) in ogni Paese della UE dove avviene il consumo da parte del committente privato.

consente al prestatore soggetto passivo UE di non aprire una rappresentanza fiscale (ovvero di identificarsi direttamente ai fini IVA) in ogni Paese della UE dove avviene il consumo da parte del committente privato.

Sotto il profilo della rilevanza territoriale, tra i seguenti sono considerati acquisti intracomunitari di beni rilevanti in Italia:

gli acquisti di beni immobili.

gli acquisti di beni da un fornitore UE.

gli acquisti di beni effettuati da un soggetto privato.

Il cessionario nazionale di un acquisto intracomunitario di beni che riceve la fattura del proprio fornitore Ue deve:

numerarla, integrarla con l’IVA, registrarla nel registro acquisti per la detrazione IVA e quindi annotarla nel registro vendite.

integrarla con l’IVA, registrarla nel registro vendite e annotarla nel registro acquisti per la detrazione IVA.

numerarla, integrarla con l’IVA, registrarla nel registro vendite e annotarla nel registro acquisti per la detrazione IVA.

La nomina del rappresentante fiscale è obbligatoria:

se il soggetto non residente effettui nel territorio dello Stato acquisti di beni o riceva prestazioni da parte di cedenti o prestatori italiani che agiscono nell'esercizio d'impresa o di arte o professione.

qualora il soggetto non residente effettui nel territorio dello Stato cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di cessionari o committenti italiani privati oppure nei confronti di cessionari o committenti non residenti, anche se soggetti passivi.

qualora il soggetto non residente effettui nel territorio dello Stato cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di cessionari o committenti italiani privati.

I soggetti esteri con stabile organizzazione in Italia:

devono far transitare le operazioni ai fini IVA effettuate in Italia attraverso la stabile organizzazione.

possono far transitare le operazioni ai fini IVA effettuate in Italia attraverso la stabile organizzazione o, indifferentemente, tramite il rappresentante fiscale nominato.

possono far transitare le operazioni ai fini IVA effettuate in Italia attraverso la stabile organizzazione oppure possono nominare in alternativa un rappresentante fiscale.

Dal 1° gennaio 2021:

il Regno Unito non fa più parte dell’UE ma ancora applica le regole Intrastat.

l’Irlanda del Nord anche se fa parte del Regno Unito, applica le regole Intrastat.

il Regno Unito è fuori dalla UE insieme all’Irlanda del Nord e quindi non applicano più le regole Intrastat.