Questionario finale Modulo 2 (Cod. 50001303)

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Benvenuto al Questionario finale Modulo 2 (Cod. 50001303) del Master online "Esperto in Materia doganale".

Gentile Cliente,

attraverso il presente test potrà misurare autonomamente il Suo grado di apprendimento e verificare la sussistenza di eventuali dubbi e perplessità.

Il questionario è composto da una serie di domande a risposta multipla, di cui una sola corretta.

Al termine della compilazione, il sistema Le consentirà di visualizzare subito il risultato ottenuto.

Per ogni necessità di chiarimento, non esiti a contattarci!

L’armonizzazione a livello internazionale delle norme di classificazione delle merci viene assicurata:

dall’Organizzazione Mondiale delle Dogane (WCO).

dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO).

dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).

Il sistema di classificazione delle merci adottato a livello internazionale è:

il sistema di preferenze generalizzate (SPG).

il sistema armonizzato (SA).

il codice ISO.

La disciplina di base a livello comunitario della nomenclatura tariffaria e statistica è contenuta:

nel Regolamento UE n. 952/2013.

nel Regolamento CEE n. 2658/1987.

nell’Accordo GATT.

Il codice denominato Nomenclatura Combinata è composto da:

8 cifre.

6 cifre.

4 cifre.

Il periodo di validità di una ITV è fissato dal CDU in:

2 anni.

5 anni.

3 anni.

Quale è la corretta definizione di regime doganale?

È un regime doganale il trattamento applicabile da parte della dogana alle merci sottoposte al suo controllo.

È un regime doganale l’elemento che determina il valore per calcolare la base imponibile della merce in importazione.

È un regime doganale il trattamento riservato alle merci per mantenerne il loro stato ottimale sotto controllo della dogana.

Quali tra le seguenti combinazioni di regimi doganali sono speciali?

Esportazione, importazione; transito interno ed esterno; deposito doganale privato e zona franca.

Perfezionamento attivo; perfezionamento passivo; uso finale e ammissione temporanea.

Temporanea esportazione ex art. 214 del TULD; deposito doganale; transito interno ed esterno.

Il documento amministrativo unico (DAU) viene usato come modello per la dichiarazione doganale di tutti i regimi speciali e non?

No.

Sì.

Non sempre.

Nella compilazione del DAU bisogna seguire le indicazioni da inserire nei campi preposti in base al tipo di regime doganale speciale e non che si vuole dichiarare?

Sì.

No.

Solo se la dichiarazione è verbale.

Come si calcola la base imponibile dell’IVA in caso di importazione definitiva?

Si calcola sommando il valore di transazione della merce più l’importo del dazio.

Si calcola sommando il valore di transazione della merce più il totale del nolo extra UE e UE se dovuti.

Si calcola sommando il valore di transazione della merce del nolo extra UE e UE e dell’assicurazione se dovuti.

Quale regime, pur rientrando fra quelli speciali, non segue le normative specifiche previste nel capitolo VII del Codice Doganale dell’Unione (CDU) delle così dette procedure comuni ai regimi speciali contenute nelle norme orizzontali dello stesso CDU?

Il luogo approvato.

Il deposito di temporanea custodia (TC).

Il transito.

I regimi speciali dell’ammissione temporanea; del perfezionamento attivo; del deposito doganale e dell’uso finale prevedono l’utilizzo di una garanzia a tutela degli interessi erariali della UE?

Non per tutti.

Sì.

No.

In base al disposto dell’art. 89 del CDU per l’utilizzo di un regime speciale, quando si deve usare la garanzia globale e non quella isolata?

Nel caso di una sola operazione doganale.

Nel caso di più operazioni doganali.

In entrambi i casi di cui alle lettere A) e B)

L’equivalenza in quanto norma orizzontale ai regimi speciali può essere sempre usata?

Sì.

Solo per il regime del perfezionamento attivo.

Non per merci vincolate a dazio antidumping o prodotti geneticamente modificati.

Il regime del transito T1 (transito esterno) a quale movimento delle merci si applica principalmente?

Al movimento delle merci comunitarie/unionali che sono spedite da un punto all’altro del territorio doganale dell’UE attraverso il territorio di uno o più paesi EFTA.

Al movimento delle merci non comunitarie/unionali in sospensione del pagamento dei dazi e/o degli altri oneri applicabili fino a quando le stesse raggiungono la loro destinazione finale.

In entrambi i casi indicati.

Per quanto tempo le merci possono rimanere immagazzinate nel regime speciale del deposito doganale di tipo privato?

A seconda dei casi per il tempo limite previsto dalla normativa di riferimento.

Per un tempo indeterminato.

Per massimo 5 anni.

All’interno del deposito doganale privato è possibile effettuare le manipolazioni usuali previste dall’allegato 71-03 dell’RD?

Sì.

Mai.

Si possono effettuare solo, previa autorizzazione, le trasformazioni in regime di uso finale e di perfezionamento attivo.

Cosa si intende in generale per operazioni di perfezionamento attivo?

La trasformazione, la riparazione di merci, compreso il loro riadattamento e la loro messa a punto.

La lavorazione di merci, compreso il loro montaggio, il loro assemblaggio, il loro adattamento ad altre merci.

Entrambi i casi indicati.

Per il rilascio del regime speciale di perfezionamento attivo se le condizioni economiche per la sua concessione non sono soddisfatte e devono essere esaminate, cosa succede?

Il regime non può essere concesso.

Si può concedere ma solo con una validità inferiore ai 5 anni.

Il procedimento di esame, per la sua eventuale autorizzazione, dovrà essere svolto a livello unionale nell’ambito del gruppo di esperti del Comitato Codice Doganale (Sezione procedure speciali).

Il regime del perfezionamento passivo prevede la possibilità che la lavorazione sia sottoposta a verbalizzazione da parte dell’Autorità Doganale competente per territorio al rilascio dell’autorizzazione?

Può essere possibile solo nel caso di verbalizzazione a coefficiente.

No, mai.

Può essere possibile solo nel caso di verbalizzazione al fine di calcolare gli scarti di lavorazione fiscalmente rilevanti.

Quale Ufficio doganale è competente al rilascio dell’autorizzazione dell’ammissione temporanea (AT) in base all’eccezione della regola principale dettata dall’art. 22 del CDU?

Il regime di AT viene autorizzato in base al luogo in cui le merci vengono presentate in dogana per il vincolo al regime.

Il regime di AT viene autorizzato in base al luogo in cui le merci devono essere utilizzate per la prima volta.

Il regime di AT viene autorizzato senza una regola precisa per il luogo in virtù delle sue particolari finalità.

In cosa si differenzia il regime speciale dell’ammissione temporanea in esonero totale da quello in esonero parziale?

Nel caso dell’esonero totale i diritti non sono versati ma garantiti integralmente, in quello dell’esonero parziale il dazio à versato in modo frazionato sino al raggiungimento della sua percentuale totale.

Sia nel caso dell’esonero totale e parziale, il dazio non è versato ma garantito integralmente; solo nel parziale viene versata l’IVA integralmente.

Nel caso dell’esonero totale i diritti non sono versati ma garantiti integralmente, in quello dell’esonero parziale il dazio è versato in modo frazionato sino al raggiungimento della sua percentuale totale, l’IVA viene versata in entrambi.

A quale regime doganale viene vincolata la merce autorizzata all’uso finale?

Viene utilizzato un registro IM 5, corrispondente alla temporanea importazione.

Viene utilizzato un registro EX 3, corrispondente alla reimportazione.

Viene utilizzato un registro IM 4, corrispondente all’importazione.

Le merci possono essere immesse in libera pratica, in esenzione da dazio o a dazio ridotto a causa del loro uso particolare, a condizione che il titolare dell’autorizzazione si impegni a soddisfare quale dei seguenti casi?

Trasformare le merci ai fini stabiliti per l’applicazione dell’esenzione dal dazio o della sua riduzione.

Commercializzare trasferendo l’obbligo di cui alla lettera a) a un’altra persona, alle condizioni stabilite dalle autorità doganali.

Entrambi i casi indicati.

Come deve essere accertato il corretto uso finale (UF) al quale la merce deve essere assoggettata per avere l’agevolazione daziaria prevista?

Attraverso l’invio, alla dogana competente al controllo del regime speciale di UF di cui trattasi, di una dettagliata relazione tecnica circa la lavorazione effettuata da parte del titolare.

Attraverso una verbalizzazione, effettuata dalla dogana competente al controllo del regime speciale di UF di cui trattasi, compiuto presso lo stabilimento del titolare dell’autorizzazione

In entrambi i casi indicati.

Per la determinazione del valore in dogana è prevista come regola-base:

quella del valore ricostruito a partire dai costi sostenuti per la fabbricazione delle merci.

quella del valore di transazione, cioè il prezzo effettivamente pagato per le merci.

quella del prezzo mediamente rilevato per le merci similari sul mercato unionale.

Il valore dichiarato in dogana non può essere accettato nel caso in cui:

il pagamento del prezzo al fornitore venga effettuato in un momento successivo allo sdoganamento della merce.

i soggetti della compravendita risultino legati, senza che tali legami abbiano influito sul prezzo.

la vendita sia stata subordinata a condizioni o prestazioni di valore indeterminabile.

Ai sensi del CDU, tra gli elementi da addizionare al valore in dogana rientrano:

i dazi doganali da pagare per l’importazione delle merci nell’Unione europea.

le spese per interventi di assistenza tecnica iniziati dopo l’importazione delle merci.

le spese di trasporto e di assicurazione sostenute fino al luogo d’introduzione delle merci nel territorio doganale unionale.

Quale delle seguenti affermazioni sul modello DV1, contenente tutte le informazioni sugli elementi che incidono sul valore in dogana, è corretta?

Non è più previsto, a seguito dell’introduzione dei nuovi tracciati telematici per la dichiarazione delle merci all’importazione.

È facoltà del soggetto che procede all’importazione presentarlo o meno all’autorità doganale .

È obbligatorio in tutti i casi di importazione.

Il tasso di cambio doganale viene fissato:

su base settimanale.

su base giornaliera.

su base mensile.

L’origine non preferenziale:

è disciplinata da ciascuno Stato membro con proprie leggi nazionali.

viene disciplinata dal codice doganale dell’Unione.

viene regolata da accordi multilaterali conclusi dagli Stati membri con paesi terzi.

Quali regole vanno prese in considerazione per il riconoscimento del made in?

Le regole di origine preferenziale.

Le regole di origine non preferenziale.

Indifferentemente, regole di origine preferenziale e non preferenziale.

Quale documento attesta l’origine non preferenziale dei prodotti?

Il certificato di origine

La dichiarazione su fattura.

Il certificato EUR MED.

Le sanzioni amministrative previste in materia di ‘made in Italy’ vengono irrogate da:

Ufficio delle dogane.

Agenzia delle entrate.

Camera di Commercio.

L’origine preferenziale è disciplinata:

da specifici accordi stipulati dall’Unione europea con Paesi terzi o da regolamenti adottati unilateralmente dall’UE.

da specifiche norme nazionali adottate dai singoli Stati Membri dell’UE.

da atti adottati in ambito OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio).

L’origine preferenziale consente di:

beneficiare di minori controlli all’atto dello sdoganamento delle merci.

beneficiare di riduzioni o esenzioni daziarie nel paese di importazione.

snellire e facilitare le procedure doganali all’importazione nel paese di destinazione delle merci.

Tra le varie tipologie di regole previste per determinare l’origine preferenziale di un prodotto, rientra anche:

la previsione di una soglia massima di utilizzo, nell’ambito del processo produttivo, di materiali non originari, espressa in termini di valore e calcolata sul prezzo franco fabbrica del prodotto finito.

la fissazione di una soglia generalizzata di utilizzo di materiali non originari, stabilita per tutti i prodotti nella misura del venti per cento del prezzo finale.

la possibilità di utilizzo di materie prime non originarie, purché le stesse non superino il valore di 6.000 euro.

Il certificato A.TR. è utilizzato negli scambi UE-Turchia e attesta:

l’origine preferenziale delle merci.

la condizione di merce in libera pratica nell’ambito dell’unione doganale UE-Turchia.

la provenienza delle merci da un Paese diverso dalla Turchia

La dichiarazione del fornitore in ambito UE:

viene rilasciata dal soggetto che ha venduto la merce e sostituisce il certificato EUR1.

può essere rilasciata esclusivamente a lungo termine.

permette al fornitore di attestare al proprio cliente la posizione della merce venduta in relazione alle regole di origine preferenziale negli scambi con i Paesi terzi.

Entro quale limite di valore è generalmente ammessa la dichiarazione su fattura nell’ambito dell’origine preferenziale?

6.000 euro.

600 euro.

5.000 euro

Qual è il fondamentale aspetto che contraddistingue il regime doganale dell’esportazione?

la presentazione delle merci all’autorità doganale del Paese di destinazione.

l’uscita fisica delle merci dal territorio doganale dell’Unione.

la vendita delle merci a un cliente estero.

Quali uffici intervengono nella gestione informatizzata del regime di esportazione?

Uffici doganali e uffici sanitari.

Uffici doganali di confine e dogane di Paesi terzi.

Ufficio di esportazione e ufficio di uscita.

L’ufficio di esportazione:

è liberamente individuato dagli operatori economici.

è l’ufficio competente in base al luogo di destinazione delle merci esportate.

è di norma l’ufficio del luogo in cui l’esportatore è stabilito.

Il DAE:

ha la funzione di scortare le merci esportate fino all’ufficio di uscita dal territorio doganale.

sostituisce la dichiarazione doganale ai fini contabili e fiscali.

può valere come prova alternativa dell’avvenuta uscita delle merci.

Le cosiddette “esportazioni indirette” (art. 8 c. 1 lett. b) prevedono l’uscita delle merci:

entro 60 giorni.

entro 150 giorni.

entro 90 giorni.

Che cosa sono gli Incoterms®?

Un insieme di norme che regolano i trasporti internazionali.

Un insieme di regole della Camera di Commercio Internazionale che permettono una precisa interpretazione dei termini di resa della merce.

Un insieme di regole sulle condizioni generali della vendita.

Con la regola EXW (Ex Works):

il venditore è sollevato da qualsiasi costo e rischio mettendo la merce a disposizione del compratore nella fabbrica (alla partenza).

il venditore consegna la merce nella propria fabbrica sopportando i costi e i rischi del caricamento sul mezzo di trasporto.

il venditore si fa carico del caricamento della merce sul mezzo di trasporto nella fabbrica di partenza senza sopportare i rischi del caricamento.

Con la regola FCA (Free Carrier), quando viene trasferita al compratore la proprietà della merce?

Al momento della consegna del bene presso la sede del vettore alla partenza.

Al momento della consegna del bene al vettore presso lo stabilimento del venditore.

Il termine FCA, così come tutti gli altri Incoterms® non determina il trasferimento della proprietà.

Con la regola CIF (Cost, Insurance and Freight) a carico di chi sono i rischi connessi al trasporto della merce?

Sono a carico del compratore a partire dal momento in cui la merce viene caricata con successo a bordo della nave nel porto di imbarco.

Sono a carico del venditore fino al momento in cui la nave giunge nel porto di destinazione.

Sono a carico del compratore a partire dal momento in cui la merce lascia la fabbrica del venditore.

Cosa sta a significare la regola DAP (Delivered at Place) degli Incoterms® 2020?

Che la consegna della merce viene effettuata nel porto di destinazione convenuto.

Che la consegna avviene quando il venditore mette la merce a disposizione del compratore nel luogo di destinazione convenuto sul mezzo di trasporto, pronta per la scaricazione.

Che la consegna della merce avviene nel momento in cui la stessa giunge nel luogo di destinazione concordato tra le parti, con rischi di scaricazione a carico del venditore.

Quale di queste è l’affermazione corretta?

L’autorizzazione per l’approvazione di un luogo deve essere richiesta tramite PEC, mentre gli status di speditore e destinatario autorizzato per il transito, nonché l’autorizzazione al deposito di temporanea custodia, devono essere richiesti tramite il Customs Decisions System.

L’autorizzazione per l’approvazione di un luogo, l’autorizzazione al deposito di temporanea custodia e gli status di speditore e destinatario autorizzato per il transito devono essere richiesti tutti tramite il Customs Decisions System

Presso il luogo approvato non è possibile effettuare operazioni doganali relativamente, ad esempio, alle seguenti merci:

stupefacenti, materiale radioattivo, componenti di elettronica.

quadri, stupefacenti, armi.

stupefacenti, armi, capi di abbigliamento.

Presso il luogo approvato, le merci devono essere dichiarate per un regime doganale o devono essere riesportate:

entro 3 giorni dalla loro presentazione, o entro 6 giorni dalla loro presentazione nel caso di un destinatario autorizzato di cui all’articolo 233, paragrafo 4, lettera b), del CDU, a meno che le autorità doganali esigano una visita delle merci conformemente all’articolo 140, paragrafo 2, del CDU.

entro il giorno successivo alla loro presentazione, a meno che le autorità doganali esigano una visita delle merci conformemente all’art. 140, par. 2, del CDU.

entro 6 giorni dalla loro presentazione, o entro 10 giorni dalla loro presentazione nel caso di un destinatario autorizzato di cui all’articolo 233, paragrafo 4, lettera b), del CDU, a meno che le autorità doganali esigano una visita delle merci conformemente all’articolo 140, paragrafo 2, del CDU.

Una volta inviata la dichiarazione telematica “Ordinaria c/o luogo” nel Servizio Telematico Doganale, se l’esito del circuito doganale di controllo è “Non svincolabile” ed è prevista la visita fisica delle merci:

È necessario inviare il fascicolo light tramite e-mail all’ufficio competente e portare le merci presso l’ufficio di riferimento.

È necessario inviare il fascicolo light tramite e-mail all’ufficio competente e attendere l’intervento dei funzionari presso il luogo approvato.

Non è possibile inviare tramite e-mail la documentazione, che deve essere quindi portata a mano presso l’ufficio doganale competente insieme alle merci.

Le prescrizioni a cui attenersi dopo l’approvazione del luogo:

sono contenute nel processo verbale di accesso e sopralluogo.

sono contenute nell’art. 115 RD.

sono contenute nel disciplinare.

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