Home / SMART WORKING NELLA PA: come svolgere in modo corretto il lavoro da casa nel rispetto delle disposizioni di legge e tutelandosi da eventuali responsabilità - Cod. 10017903
Con la Circolare n. 1/20 del 04/03/20 è stato imposto l’obbligo di attivazione e il ricorso allo Smart Working nella PA. Tale obbligo è stato rafforzato e prorogato dal DL “Rilancio” (convertito in L. 77/20), che ha stabilito che il ricorso al lavoro agile per i dipendenti pubblici sarà obbligatorio al 50% fino al 31 dicembre 2020, per poi andare a regime a partire dal 2021.
Tuttavia,lavorare da casa non è così semplice come si possa pensare e le problematiche che stanno emergendo sono tante:
Oltre alle difficoltà oggettive è necessario che ogni dipendente pubblico che opera in smartworking sia a conoscenza dei propri diritti, ma anche degli oneri e delle responsabilità a proprio carico:
Per supportare concretamente gli operatori della PA a svolgere il proprio lavoro in regime di Smart Working nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, abbiamo organizzato un e-Seminar operativo.
Vantaggi e Finalità
Lezione 1disponibile dagiovedì 24 settembre 2020
Introduzione e riferimenti normativi
Dispense, Slides di sintesi – Test di autovalutazione
Lezione 2disponibile dagiovedì 1° ottobre 2020
Produttività e conciliazione dei tempi di vita e lavoro
Lezione 3 disponibile da giovedì 8 ottobre 2020Gestione e amministrazione del personale
Lezione 4disponibile dagiovedì 15 ottobre 2020VIDEOLEZIONE. Gli strumenti tecnologici al servizio dello Smart Working
Slides di sintesi – Test di autovalutazione
Lezione 5disponibile dagiovedì 22 ottobre 2020VIDEOLEZIONE. Lavoro agile nella pubblica amministrazione
Esame finale (facoltativo e online): giovedì 29 ottobre 2020
I partecipanti che otterranno una valutazione positiva riceveranno un certificato di esperto in Smart Working nella PA.
Giurista specializzato nel diritto delle nuove tecnologie e nel diritto alla protezione dei dati personali, professore a contratto presso l’Università Statale di Milano, Presidente del Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino, formatore e autore di pubblicazioni in materia di Trasparenza, Privacy e Anticorruzione, Impatto del GDPR sulla prevenzione della corruzione.